Studio PRECOMBAT: PCI con impianto di stent a rilascio di Sirolimus non inferiore al bypass nei pazienti con malattia coronarica


Lo studio PRECOMBAT ( PREmier of randomized COMparison of Bypass surgery versus AngioplasTy using sirolimus-eluting stent in patients with left main coronary artery disease ) in origine era stato disegnato come uno studio prospettico, in aperto, che aveva arruolato 600 pazienti della Corea del Sud, di età media 62.3 anni. In seguito lo studio è stato trasformato in uno studio randomizzato.

Tutti i pazienti soffrivano di angina stabile o instabile, ischemia silente o infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ( NSTEMI ).
Inoltre, ai pazienti era stata diagnosticata una stenosi maggiore del 50% del diametro dell’arteria coronaria principale di sinistra.
I pazienti erano candidati ideali per intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con impianto di stent a rilascio di Sirolimus, o per bypass coronarico ( CABG ).

I pazienti sono stati seguiti fino a 30 giorni, a 6, 9, 12, e 24 mesi dopo essere stati sottoposti a PCI o a CABG.

L’endpoint primario era un composito di mortalità per qualsiasi causa, infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione del vaso bersaglio guidata dall’ischemia.
L’endpoint primario non è risultato significativamente diverso tra i due gruppi.

I pazienti sono stati inoltre seguiti per un composito di mortalità totale, infarto del miocardio e ictus, la cui incidenza è risultata simile nei due gruppi a 24 mesi ( 4.4% e 4.7% rispettivamente nelle coorti impianto di stent medicato e CABG; p=0.83 )
.
Tra i singoli endpoint, solo la rivascolarizzazione guidata dall’ischemia è stata significativamente maggiore nel gruppo impianto di stent a 2 anni rispetto al gruppo CABG.

Tuttavia, anche se l'angioplastica è risultata associata a un più alto rischio di rivascolarizzazione del vaso target, questo endpoint di efficacia non ha una diretta associazione con la mortalità, e quindi ha scarso impatto sugli endpoint di sicurezza.

Secondo gli Autori, in questa popolazione di pazienti l'angioplastica può rappresentare un'alternativa all’intervento chirurgico di bypass coronarico. ( Xagena2011 )

Fonte: ACC Congress, 2011


Cardio2011



Indietro

Altri articoli

La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...


La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...


Gli oppioidi da prescrizione sono uno dei principali responsabili dell'epidemia in corso di uso persistente di oppioidi ( POU )....



I pazienti candidati all'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e ad alto rischio di sanguinamento costituiscono una sfida terapeutica perché...


Nonostante le raccomandazioni contenute nelle linee guida e nei documenti di consenso, non è stato condotto uno studio controllato randomizzato...


Il micro-bypass trabecolare iStent è un impianto per il glaucoma minimamente invasivo utilizzato insieme alla chirurgia della cataratta per abbassare...



Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l'impianto dello stent è...


Il follow-up a lungo termine dopo una sperimentazione clinica di 2 stent medicati di nuova generazione utilizzati maggiormente in una...